giovedì 25 aprile 2013

Alla fine sono tornata nella casa al mare in Liguria. Avevo un po' paura. Ma lo sai che io sono diversa da te e non riesco a distrarmi per accantonare almeno in parte il dolore, aspettando che questo si indebolisca. Non riesco proprio a cercarmi rumori più forti intorno per nascondere le mie urla. Ho bisogno di silenzio io, quando soffro. E farmi male fino in fondo. Di immergermi fino in fondo. Di morire del tutto e rinascere.

E niente, sono tornata al mare. Pensavo mi avrebbe fatto male. L'ultima volta che son stata qui ero sotto shock. Invece no. Non ho ricordato quello. Cioè me lo ricordo ancora bene. Però nel giro di ricordi ancora in loop su di te, ho ricordato il concerto di vecchioni. Perchè son passata lì davanti. Ho ricordato un attimo preciso. Tu che mi abbracciavi da dietro e cantavi "sogna Ragazzo sogna". Sapevi tutte le parole. Ricordo le tue braccia. E io che stavo bene e quello è stato un attimo perfetto. Con te.

Tu sei il ragazzo più talententuoso che io abbia mai conosciuto. Per quello mi sono innamorata di te. Per il tuo talento e per il tuo entusiasmo.
Non rendere vano il mio soffrire. Dimostrami che avevi ragione tu.
Realizza i tuoi sogni.
Scappa.
Non ci riuscirai dentro le mura di quella casa. Tra l'affetto soffocante ed egoistico dei tuoi. Tra quella altra gente volgare che non vuole il tuo bene.
Vai amore, sogna. E rincorri i tuoi sogni.