Ho capito che semplicità e felicità vanno sempre a braccetto.
Alla semplicità si arriva attraverso un’opportuna e severa selezione: delle priorità, delle possibilità, dei modi in cui utilizzare il tempo, delle persone cui si sceglie di accompagnarsi.
In pratica bisogna scegliere. Per togliere.
E’ il superfluo che troppo spesso occupa la stragrande maggioranza del tempo, a intossicarci. Facendoci perdere di vista l’essenziale. In fondo basterebbe un piatto saporito, un bicchiere di vino, un animale da amare. Il tutto condiviso con la persona che ami. E' tutto lì.
Alla semplicità si arriva attraverso un’opportuna e severa selezione: delle priorità, delle possibilità, dei modi in cui utilizzare il tempo, delle persone cui si sceglie di accompagnarsi.
In pratica bisogna scegliere. Per togliere.
E’ il superfluo che troppo spesso occupa la stragrande maggioranza del tempo, a intossicarci. Facendoci perdere di vista l’essenziale. In fondo basterebbe un piatto saporito, un bicchiere di vino, un animale da amare. Il tutto condiviso con la persona che ami. E' tutto lì.
Qualcuno un giorno ha detto al mio fidanzato che un uomo nella vita dovrebbe scrivere un libro, piantare un albero e fare un figlio. Per realizzare l’esperienza della Felicità. Tutto il resto è solo contorno. Beh io credo che quest’uomo abbia capito un bel po’ di cose.
E’ necessario togliere per fare spazio. Alle cose e alle persone (poche) cui, tra quelle che pensiamo meritare per davvero, decidiamo di investire. L’intensità e la qualità delle relazioni sono inversamente proporzionali al numero di persone con cui interagiamo. E’ matematicamente impossibile avere tanti amici senza perderci in intensità e qualità.
L’amicizia, come l’amore, come ogni rapporto, va curato giorno per giorno, bisogna investirci tempo, attenzione, interesse, raccogliere le energie per affrontare i periodi un po’ così per costruire quell’intensità che diventa esclusiva e che ti porta alla felicità.
Anche il tradimento non è solo meschino e doloroso per chi lo riceve. Ho sempre pensato che fosse in primo luogo un enorme passo indietro verso la felicità per chi lo compie. Una incapacità a vivere in definitiva.
La felicità è una scelta. La più difficile. E un lavoro. Credo il più faticoso. La felicità non è mai un dono o una fortuna o peggio ancora un miracolo.
E’ necessario togliere per fare spazio. Alle cose e alle persone (poche) cui, tra quelle che pensiamo meritare per davvero, decidiamo di investire. L’intensità e la qualità delle relazioni sono inversamente proporzionali al numero di persone con cui interagiamo. E’ matematicamente impossibile avere tanti amici senza perderci in intensità e qualità.
L’amicizia, come l’amore, come ogni rapporto, va curato giorno per giorno, bisogna investirci tempo, attenzione, interesse, raccogliere le energie per affrontare i periodi un po’ così per costruire quell’intensità che diventa esclusiva e che ti porta alla felicità.
Anche il tradimento non è solo meschino e doloroso per chi lo riceve. Ho sempre pensato che fosse in primo luogo un enorme passo indietro verso la felicità per chi lo compie. Una incapacità a vivere in definitiva.
La felicità è una scelta. La più difficile. E un lavoro. Credo il più faticoso. La felicità non è mai un dono o una fortuna o peggio ancora un miracolo.
Se mi dessero da scegliere, io sceglierei
RispondiEliminaquesta salute di sapere che siamo molto malati,
questa felicità di trovarci tanto infelici.
Se mi dessero da scegliere, io sceglierei
quest'innocenza di non essere innocente,
questa purezza in cui mi trovo impuro.
Se mi dessero da scegliere, io sceglierei
questo amore con cui odio,
...
Juan Gelman